Il comune di Minervino Murge detto anche il “Balcone delle Puglie” si estende su un altopiano che si affaccia sul bacino dell’Ofanto. Grazie alla sua posizione, l’abitato infatti raggiunge i 445 m. e da esso è possibile spaziare con la vista su un territorio che va dalla piana del Vulture alla valle dell’Ofanto fino al mare del promontorio del Gargano. Minervino Murge è stato frequentato sin dall’epoca preistorica, così come manifestano i rinvenimenti archeologici delle contrade Torlazzo e Lamarangia. Tuttavia, il primo nucleo abitativo si ritiene si sia stabilito lungo la Lama Matitani nel periodo che va dal VI al IV secolo a.C. come testimoniano i ritrovamenti archeologici della zona. Secondo la leggenda la città, invece, venne fondata nel 216 a.C. quando, alcuni legionari romani,scampati alla battaglia di Canne, trovarono riparo sulle Murge. Qui s’innamorarono delle pastorelle del luogo e decisero di rimanerci, celebrando i riti nuziali in una grotta che loro stessi dedicarono alla dea Minerva (l’attuale grotta di S. Michele). Più volte devastato da incursioni saracene, si ha la prima precisa menzione in documenti che risalgono all’ XI secolo. Appartenne ai principi di Taranto nel XV secolo, e nel 1508 fu concesso da Ferdinando il Cattolico al conte Forti Onorati d’Aragona. A titolo di principato fu poi dei Pignatelli nel XVI secolo, poi appartenne ai Carafa ed ai Tuttavilla. Partecipò attivamente ai moti del 1799.
Cosa visitare a Minervino
Il borgo antico Scesciola costituisce la parte più antica del centro storico di Minervino Murge. Nel quartiere si possono ammirare “angoli” nei quali viuzze, scalette, balconcini, facciate di case collegate da caratteristici archi creano ambienti particolarmente suggestivi. Il termine Scesciola è sicuramente di origine araba poiché lo ritroviamo in zone precedentemente occupate dagli arabi: in Puglia a Ruvo, Bitonto e Giovinazzo, in tutta la Calabria e in Sicilia. Scesciola o Scescia significa “labirinto” che spiega l’intersecarsi di stradine e vicoli. Nel borgo vi è la cosiddetta “Casa delle streghe“, dove si suppone che nella seconda metà dell’Ottocento abbia vissuto, una famosa veggente riconosciuta con il nome di Eusapia Palladino, cui si rivolgevano anche gli zar di Russia
La grotta di San Michele è una cavità carsica la cui formazione risale a circa 2 milioni di anni fa, che si trova nei pressi di Minervino Murge. La grotta si trova ai piedi della città al termine di una vallata dove anticamente scorreva un fiumiciattolo. Attualmente la grotta è adibita a chiesa ed è un luogo sacro dedicato al culto di San Michele Arcangelo. La più antica testimonianza della grotta è un’antica pergamena conservata nell’abbazia di Montecassino che risale al 12 febbraio dell’anno 1000.
Il Bosco di Acquatetta è un bosco artificiale situato tra i comuni di Minervino Murge e Spinazzola.Il bosco si trova nel territorio del Parco nazionale dell‘Alta Murgia e con i suoi 1083 ettari è il più esteso della Provincia di Barletta–Andria–Trani, nonché uno dei più grandi di Puglia. Nel bosco si è verificato uno sviluppo spontaneo di esemplari di roverella e di specie tipicamente mediterranee come la quercia spinosa o il leccio.
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